Painting

Dipingere non è semplicemente versare colori nella tela, avere splendide competenze tecniche e di composizione dell’immagine e, ancora, essere il migliore e in continua competizione con gli altri.

Totalmente sbagliato e commerciale. Aggiungerei triste e qualunquista.

Finire un quadro è sempre una forzatura; in realtà non si finirà mai, ma si deciderà di finirlo in quel punto. Un quadro diviene compagno anche di vita, nella quale si torna e ritorna continuamente negli anni, con il pennello e lo sguardo. Alcuni quadri si definiscono in un secondo; in realtà sono soltanto getti di studio che preparano l’individuo verso un percorso molto più ampio, universale e longevo. Si spiegano le rivisitazioni del tema, insieme agli studi.

Un quadro nasce alla data nella quale veniamo al mondo perché è già dentro noi, alla base dell’Es freudiano. Questa è l’unica data certa in possesso; l’altra è quella convenzionalmente scelta, il punto di saturazione, il punto di svolta, emerso dal confronto tra il Super Io e l’Io lungo la propria vita.

Dipingere è provare a raccogliere ogni significato scientifico e umanistico che compone il nostro mondo, fuori e dentro.

Dipingere è un romanzo fatto da ombre e squarci che tendono ad essere assoluti e indipendenti rispetto allo spazio e al tempo.

Dipingere è solitudine e sofferenza dell’animo; è un rapporto di chiara intimità nella quale la prima condizione permette la connessione con l’Io e la seconda l’alterazione della sensibilità.

Le condizioni sono pertanto benefiche, risolutive e ben accette.

L’Artista si nutre di tali condizioni e manifesta spesso astinenza a tale sentire di fronte alla sciatteria quotidiana circostante.

Dipingere è logica. La Natura, qualche volta, imita l’Arte perché la Scienza, tramite la via empirica, svela un percorso logico straordinario e coincidente o sottomesso all’Arte stessa, essendo meravigliosamente comunicativo e bello.

L’Arte assume il potere di manipolare la logica esistente e di includerla a suo piacimento all’interno di uno spazio. L’esempio più eclatante si riscontra nell’Acrobata di Pablo Picasso.

L’Artista ha il compito di modellare il percepito secondo il filtro ancora più vero della prima verità e la Scienza, improvvisamente, diviene servile all’Arte, condizione nella quale la Scienza, ancora, trova il suo motivo d’esistere.

Dipingere è comunicazione con sé stessi, un processo d’indagine, un infinito sconfinato processo.

L’insieme pittorico è un progetto di vita, ossia una proiezione verso significati universali che comunicheranno, solo alla fine, con l’essere umano stesso.

Dipingere è essere inside a body.

Giovanni Paolo Amenta


Painting is not just put some colors on the canvas, have a splendid technical expertise and composition of the picture and, still, be the best and in continuous competition with others.

Totally wrong and commercial. I would add sad and indifferent.

Finish a painting is always a forcing; in reality it will never end, but it will be decided to finish it at that point. A painting also becomes a life partner, to which one returns and returns continuously over the years, with the brush and the look. Some paintings are defined in a second; in reality they are only study jets that prepare the individual towards a much broader, universal and long lived path. The reinterpretations of the theme are explained, together with the studies.

A painting is born on the date we come into the world because it is already within us, at the base of the Freudian Ex. This is the only certain date in possession; the other is the conventionally chosen one, the saturation point, the turning point, emerged from the confrontation between the Superego and the Ego along your life.

Painting is to try to collect any scientific and humanistic meanings that compose our world, outside and inside.

Painting is a romance made by shadows and gashes that tends to be absolute and independent respect to the space and to the time.

Painting is solitude and suffering of the soul; it is a relationship of clear intimacy in which the first condition allows the connection with the Ego and the second the alteration of sensitivity.

The conditions are therefore beneficial, decisive and welcome.

The Artist feeds on such conditions and often expresses abstinence from this feeling in front of the surrounding daily sloppiness.

Painting is logic. Nature sometimes imitates Art because Science, through the empirical way, reveals an extraordinary logical path that coincides or submits to the Art itself, being wonderfully communicative and beautiful.

Art takes on the power to manipulate the existing logic and to include it at will within a space. The most striking example is found in Pablo Picasso’s Acrobat.

The Artist has the task of shaping the perceived according to the even truer filter of the first truth and Science, suddenly, becomes servile to the Art, a condition in which Science, still, finds its reason to exist.

Painting is communication with yourself, an investigation process, an infinite boundless process.

The pictorial ensemble is a project life, i.e. a projection towards universal meanings that will communicate, just only at the end, with the humans being itself.

Painting is being inside a body.

Giovanni Paolo Amenta

“La pittura è l’opera per eccellenza, la più importante, dove la Natura rischia di imitare l’Arte.
Dipingere significa essere coerente con l’anima attraverso l’uso della vista, del cervello e del cuore.
Il viaggio implica un percorso in continua evoluzione, dove l’esistenza trova l’oggettività della bellezza nella fusione tra Natura e Arte, differenti logiche di pensiero soltanto a chi non ha reale vista, del cervello e del cuore.
Se gli occhi sono la porta dell’anima, una volta entrati, si rivela l’intelligenza essere sede della Natura e l’amore dell’Arte.
Si spiega da solo perché la Natura insegue l’Arte.
La pittura è inside a body“.

“Painting is the opus for excellence, the most important, where Nature risks to imitate Art.
Painting means being coherent with the soul through the use of the sight, of the brain and of the heart.
The journey implies a constantly evolving path, where existence finds the objectivity of beauty in the fusion between Nature and Art, different logics of thought only for who have no real sight, of the brain and of the heart.
If the eyes are the door to the soul, once inside, intelligence is revealed to be the seat of the Nature and the love of the Art.
It explains itself why Nature pursues Art.
Painting is inside a body“.

Giovanni Paolo Amenta

error: Content is protected. Please, contact inside a body to get any content.
Don`t copy text!